I robot collaborativi UR hanno payload da 3, 5 e 10 kg e sono adatti per molteplici applicazioni, garantendo il più rapido ritorno dell’investimento sul mercato per l’automazione dei processi industriali.
Universal Robots, l'azienda danese nata nel 2005 con l’obiettivo di rendere accessibile la tecnologia robotica anche alle piccole e medie imprese con robot collaborativi leggeri e facili da installare e programmare, ha aperto a giugno un ufficio commerciale diretto in Italia. Alessio Cocchi, Sales Development Manager Italy, e Jacob Pascual Pape, General Manager South Europe & MEA, spiegano motivazioni e aspettative di questa scelta e tracciano un identikit di questa società giovane e innovativa.
di Anita Gargano
L'apertura di un ufficio commerciale a Torino è solo l'ultima tappa di un cammino, quello della società danese Universal Robots (universal-robots.com), rapidissimo e impetuoso. È Alessio Cocchi, Sales Development Manager Italy, ovvero colui che si occuperà dello sviluppo commerciale in Italia, a tracciare le principali tappe di questa storia. “Era il 2003 quando, presso la University of Southern Denmark a Odense, Esben Østergaard, Kasper Støy e Kristian Kassow, nell'analizzare i requisiti specifici dei robot nell’industria alimentare, arrivarono alla conclusione che il mercato era caratterizzato da robot difficili da programmare, pesanti e costosi. Due anni dopo fondarono Universal Robots con l’obiettivo di rendere accessibile la tecnologia robotica anche alle piccole e medie imprese, lanciando un robot leggero facile da installare e programmare”, spiega Cocchi.
Alessio Cocchi, Sales Development Manager Italy di Universal Robots.
I PIONIERI DELLA ROBOTICA COLLABORATIVA
“L'azienda danese si è dimostrata da subito all’avanguardia di una realtà nuova, la robotica collaborativa. Ha lanciato infatti una nuova classe di robot capaci di lavorare direttamente 'gomito a gomito' con i dipendenti senza gabbia di sicurezza e pronti a colmare la lacuna presente tra assemblaggi completamente manuali e linee di produzione completamente automatizzate”, continua Cocchi.
Il primo prodotto di Universal Robot è stato UR5, un braccio meccanico articolato a sei assi che ha rivoluzionato il mercato dei robot industriali, con peso di 18 kg, capacità di sollevamento fino a 5 kg e raggio di lavoro di 85 cm. Poi è arrivato UR10, con una capacità di carico di 10 kg e un raggio di lavoro di 130 cm. Nel 2014 sono stati introdotti i bracci robotici UR5 e UR10 di nuovissima generazione, che consentono di adattare le impostazioni di sicurezza avanzate a ciascuna applicazione specifica. La nuova generazione dispone di encoder assoluti, 15 funzioni di sicurezza regolabili, 32 I/O digitali integrati e flusso di lavoro migliorato per collegare l’apparecchiatura ai quadri di comando. Il sistema di sicurezza ‘UR Safety 3.0’ è certificato da TÜV (Technischer Überwachungs-Verein).
Il 2015 ha visto il lancio di UR3, un nuovo robot da tavolo compatto di soli 11 kg di peso, ma con una capacità di carico al polso di 3 kg, rotazione a 360° su tutti i giunti e rotazione infinita alla flangia Ax.6. Tali caratteristiche hanno reso UR3 il robot da tavolo più leggero e flessibile per l’affiancamento dei dipendenti nelle aziende odierne. “È la scelta ideale per applicazioni che richiedono capacità a 6 assi dove dimensioni, sicurezza e costi rappresentano fattori essenziali”, spiega Cocchi.
Jacob Pascual Pape, General Manager South Europe & MEA.
UN ULTIMO PLUS
A distanza di soli 11 anni dalla fondazione, oggi Univeral Robots è la compagnia leader mondiale nella robotica collaborativa, con oltre 10.000 robot installati in numerose applicazioni industriali, dall’assemblaggio alla verniciatura, dall’avvitatura all’etichettatura, dallo stampaggio ad iniezione alla saldatura, dal confezionamento alla lucidatura. “All'ultima edizione della fiera AUTOMATICA abbiamo presentato un'ulteriore novità, Universal Robots+, una nuova showroom virtuale con end effectors, software e accessori progettati per essere integrati con i robot UR. È una piattaforma basata su App semplici ed intuitive, proprio come quelle degli smartphones, che rendono possibile un’automazione Plug&Play del robot e dei suoi accessori, per semplificarne l’integrazione e rendere più accessibile la tecnologia robotica. Con questa novità miriamo a rendere la vita dei nostri clienti ancora più facile”.
A PORTATA DI PMI
Secondo l’associazione RIA (Robotic Industries Association), solamente il 10% delle aziende che potrebbe trarre vantaggio dall’uso dei robot ha proceduto alla relativa installazione. Il motivo è principalmente dovuto a tre sfide ora affrontate e vinte dai robot UR: costo, facilità d’uso e applicabilità.
“Nel settore delle PMI l’automazione robotica è stata considerata finora troppo costosa e complessa per esser presa in considerazione. Le caratteristiche dei prodotti Universal Robots li rendono perfetti anche per le esigenze delle piccole e medie imprese. I nostri robot sono leggeri, flessibili e possono essere facilmente spostati e riprogrammati per svolgere nuove mansioni anche in processi produttivi caratterizzati da piccoli lotti e alto mix di prodotto”, prosegue Cocchi. “Se gli UR sono perfetti per le piccole e medie imprese, è chiaro che trovano in Italia un habitat ideale. Ecco quindi spiegate le ragioni della decisione di aprire un ufficio commerciale nel nostro Paese: siamo il secondo mercato europeo nella robotica, abbiamo System Integrator ad elevato know-how, e la particolare composizione del nostro tessuto industriale si sposa perfettamente con il target di riferimento dell'azienda danese, che comunque vanta tra i propri clienti anche multinazionali e grandi aziende che beneficiano degli stessi vantaggi dei nostri robot ”.
I bracci robotici collaborativi della Universal Robots si integrano facilmente negli ambienti produttivi esistenti.
UNA SFIDA ENTUSIASMANTE
Per Cocchi, ingegnere gestionale proveniente dalla business unit Robotics di Comau, è una sfida entusiasmante: “Si tratta di costruire la nostra presenza, potenziarla e così far emergere la società tra i principali player della robotica nell’area South Europe & MEA. Uno dei miei compiti è quello di potenziare il rapporto con i distributori già attivi e costruirne di nuovi, attivando anche rapporti con i System Integrator presenti sul territorio. La nostra società cresce attraverso i partner, in un percorso trasparente, condiviso e di vero engagement”.
“La nostra presenza diretta sul mercato italiano conferma il ruolo strategico dell'Italia nel panorama della robotica europea”, aggiunge Jacob Pascual Pape, General Manager di Universal Robots South Europe & MEA. “È stata la scelta naturale e giusta per far crescere Universal Robots nel Paese e rispondere al meglio alle esigenze del mercato locale. Il processo di crescita della robotica era stato in qualche modo rallentato in passato dalla scarsa elasticità degli apparati, nonché dal loro costo rilevante. Ma ora si affaccia sul mercato una nuova generazione di macchine, molto più flessibili di prima, di più ridotte dimensioni, meno costose e così, da qualche tempo, i tassi di crescita del settore si vanno facendo molto più sostenuti. Poiché i nostri prodotti incarnano proprio queste caratteristiche, ci aspettiamo una crescita importante in tutta l'area SMEA, e in Italia in particolare”.
I robot UR vantano un'incredibile facilità di utilizzo e semplicità di installazione.