Marco Diani (a destra), Milena Longoni e Paolo Longoni, CEO e cofondatori di iMAGE S.
Specializzata dal 1994 nella distribuzione di componenti per realizzare sistemi di visione, iMAGE S è protagonista dell’Image Processing in Italia. Le parole di Marco Diani, CEO e cofondatore dell’azienda brianzola insieme a Paolo e Milena Longoni.
di Fiammetta Di Vilio
Girare il mondo. Visitare le fiere più consolidate e quelle più promettenti. Curare le relazioni. Non smettere mai l’abito mentale della curiosità e dell’apertura al nuovo. Alimentare l’intuito con un solido bagaglio di studio e competenze. È la mission di iMAGE S, che trova fondamento nei principi dell’avanguardia tecnologica, del servizio, dell’internazionalità, della ricerca. Per trovare sempre nuove soluzioni e brand da proporre al comparto italiano della Machine Vision.
“Il mercato sta rallentando e lo si percepisce anche dai dati rilasciati dalle varie aziende quotate”, dice Marco Diani, CEO e cofondatore di iMAGE S. “Quello appena trascorso, per noi è stato un anno di consolidamento, in una condizione generale piuttosto statica e complessa. Ma se guardiamo alle sfide presenti e future - tensioni geopolitiche, transizione ecologica e fonti energetiche rinnovabili, inflazione e alto costo del denaro, sovradimensionamento dei magazzini in tempi di shortage della componentistica elettronica - la tecnologia può sicuramente essere d’aiuto e trovare altri sbocchi applicativi: controllare i consumi energetici, rendere più efficiente e sostenibile la produzione, contenere gli sprechi con un affidabile monitoraggio delle risorse, fornire rapide analisi di enormi quantità di dati in ogni campo. Del resto, fronteggiare il cambiamento è una condizione costante che conferisce forza e vigore a una formula imprenditoriale orientata allo sviluppo. Non solo perché il mondo muta incessantemente ma perché occorre scegliere come porsi di fronte a nuove condizioni esterne. iMAGE S ha sempre avuto il coraggio di investire anche in momenti di crisi economica. E i fatti ci hanno dato ragione”.
Nel panorama tecnologico la Machine Vision occupa un ruolo di primo piano e trova applicazione in un numero di comparti in costante espansione.
ANTICIPARE IL FUTURO
Di fronte alle sfide socioeconomiche attuali è dunque ancora alta l’attenzione verso l’utilizzo di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’automazione per migliorare gli obiettivi di efficienza operativa e promuovere la sostenibilità. Quali sono i nuovi orientamenti? “Sono stato recentemente a visitare SPIE Photonics West 2024, a San Francisco, California, una fiera molto interessante per laser, ottica biomedica e tecnologie biofotoniche, quantistica e optoelettronica”, afferma Diani.
L’evento include la conferenza Quantum West, in rapida crescita e, nella stessa sede, SPIE AR|VR|MR, nel corso del quale sono state tenute oltre 5.000 presentazioni tecniche. “SPIE Photonics West anticipa da sempre le tendenze tecnologiche applicate al mondo industriale. Attualmente si sta esplorando l’Organoid Intelligence (OI), campo multidisciplinare che ci accompagnerà per i prossimi decenni, come integrazione e sviluppo dell’intelligenza artificiale”, dice Marco Diani.
“Alcune applicazioni di Organoid Intelligence ci avvicinano sempre più verso la realizzazione di un’intelligenza artificiale dotata di capacità cognitive simili a quelle umane”, spiega Diani.
ORGANOID INTELLIGENCE E QUANTUM COMPUTING
Gli organoidi sono colture di tessuti tridimensionali derivate da cellule staminali umane. Tali ammassi di cellule possono essere ingegnerizzati per funzionare come veri e propri organi umani - compreso il cervello umano - riproducendo le loro caratteristiche strutturali e biologiche.
“Alcune applicazioni di OI ci avvicinano sempre più verso la realizzazione di un’intelligenza artificiale dotata di capacità cognitive simili a quelle umane”, spiega Diani. “E ancora. Per la prima volta ho visto in esposizione un computer quantistico, che sarà rilasciato nel 2026. Il quantum computing è una rivoluzione per l’informatica: principi della meccanica quantistica applicati alla computazione. Ampliare gli orizzonti di ciò che è calcolabile potrà dare un vantaggio competitivo fondamentale a tutti i settori industriali. Si tratta di innovazioni che imprimeranno ancora più velocità alle soluzioni attuali, foriere di un grande cambiamento del mercato e delle sue proposte. Occorre farsi trovare pronti ad accogliere tali trasformazioni”.
“La nostra sfida consiste nell’integrare sempre meglio le componenti dell’offerta, migliorando continuamente lo sforzo teso alla crescita delle aziende clienti”.
IDEE PER LO SVILUPPO
Al di là delle potenzialità applicative inaugurate da tecnologie sempre più raffinate e veloci, come sta cambiando il settore? “L’innovazione tecnologica è per noi una priorità, una condizione imprescindibile per essere competitivi, per soddisfare le esigenze di qualità, flessibilità e contenimento dei costi, sempre più richieste dai clienti e da noi intese come ulteriore stimolo verso una crescita continua”, dice Diani.
“Qualità delle immagini e potenza di calcolo sono in continuo sviluppo, spingendo la diffusione di sistemi nei comparti industriali storici, ma anche nel biomedicale. Stanno crescendo inoltre le applicazioni per il settore delle macchine per la preparazione di farmaci personalizzati, possibile risposta alla necessità di preparare trattamenti dosati ad hoc in funzione della patologia e delle caratteristiche del paziente, garantendo accuratezza nelle dosi e tracciabilità del processo. Diverse tecnologie, ritenute una volta molto complesse, possono essere utilizzate sempre più comunemente, e in contemporanea, per risolvere problemi specifici”.
“Attualmente i settori più vivaci sono il biomedicale, il packaging, il farmaceutico e l’agricoltura di precisione”, commenta Marco Diani.
SISTEMI EMBEDDED
“Le telecamere, per esempio, saranno considerate sempre più una commodity, per questa ragione noi stiamo guardando molto ai sistemi embedded, semicustomizzati, che assicurano valore aggiunto. In ogni caso, la visione artificiale rappresenta un irrinunciabile elemento di competitività: promuove un approccio di grande interesse e applicabilità per le realtà che intendano migliorare i propri processi. Stiamo assistendo a un trend evolutivo che porta verso una progressiva interazione fra infrastrutture critiche fisiche e soluzioni digitali, portando più efficienza, produttività e flessibilità”, afferma Marco Diani.
“Diverse tecnologie (sensori iperspettrali, profilometri 3D, camere lineari a colori) sono oggi sempre più comunemente utilizzate, anche in modo integrato, per risolvere problemi specifici. Sistemi multispettrali e iperspettrali, LiDAR (Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging) sempre più compatti, economici e innovativi servizi di immagini satellitari hanno ampliato il ventaglio delle soluzioni proposte e i settori raggiunti, con dispositivi che coprono ogni esigenza: da quelli più semplici e in grado di operare a brevi distanze a quelli più complessi e costosi, capaci di effettuare una ricostruzione fedele della realtà tridimensionale anche a centinaia di metri”, spiega Diani.
Quali soluzioni avete recentemente introdotto? “Uno dei prodotti nuovi da segnalare (appena rilasciato da Teledyne Dalsa, ma i primi campioni saranno disponibili fra qualche settimana) è una gamma di frame grabber Gigabit Ethernet, mentre altri nuovi lanci sono previsti nel secondo e terzo trimestre dell’anno”.
UN MONDO IN EVOLUZIONE
Il mondo della visione artificiale è in continua trasformazione e ogni anno vede emergere nuovi trend e nuove tecnologie. Quali settori sono più vivaci? “Il biomedicale, il packaging e il farmaceutico. Va precisato che il biomedicale non è limitato alla radiologia, ambito nel quale iMAGE S è da ormai oltre un decennio un attore importante nel mercato italiano. Include, infatti, le macchine per l’automazione dei laboratori di analisi, con lo scopo di aumentarne la produttività e di assicurare la tracciabilità di ogni analisi”, dice Marco Diani.
“Per noi ‘innovare’ significa in primo luogo anticipare il mercato, e soprattutto non smettere mai di cercare nuove tecnologie, capire se sono pronte per il nostro mondo e poi provare ad applicarle”.
POTENZIALITÀ DELLA VISIONE INDUSTRIALE
Come distributore, quali sono le sfide che dovete fronteggiare? “Ci adoperiamo quotidianamente per diffondere in modo concreto le grandi potenzialità ancora inespresse della visione industriale applicata. Per questo ci impegniamo anche per dare vita a un proficuo interscambio tra i centri di produzione della conoscenza e le iniziative imprenditoriali che si localizzano attorno ad essi, organizzando e promuovendo corsi di formazione e aggiornamento per un confronto reciproco”.
“Manteniamo stabilmente la leadership, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la quota di mercato guardando a settori che ancora non utilizzano l’imaging. Una delle nostre caratteristiche distintive è certamente il supporto tecnico offerto. La filosofia organizzativa perseguita si incentra su un sistema di valori ciascuno dei quali si coniuga con gli altri. Efficienza e produttività si correlano alla dimensione economica; servizio al cliente, vicinanza ai suoi problemi, ascolto delle sue necessità sono legati alla dimensione competitiva; rispetto dell’ambiente, valorizzazione delle persone sono collegati alla dimensione sociale. Innovatività, apprendimento, creatività sono invece il centro ideatore dell’intero sistema. Ciascuno di tali concetti si integra in una visione imprenditoriale unitaria e unificante, che indirizza tutti gli sforzi verso il conseguimento di un traguardo di eccellenza. Questo modo di pensare l’impresa sottende una logica di innovazione che si esplicita nella continua ricerca di opportunità per sviluppare le competenze disponibili e le conoscenze atte a conservare una superiore capacità di servire il cliente”, dice Marco Diani.
IL VALORE DELL’INNOVAZIONE
Cosa significa per voi “innovare”? “Significa in primo luogo anticipare il mercato, e soprattutto non smettere mai di cercare nuove tecnologie, capire se sono pronte per il nostro mondo e poi provare ad applicarle. Abbiamo persone del reparto tecnico che analizzano e studiano le novità tecnologiche senza che necessariamente abbiano una ricaduta economica…Così facendo, spinti dalla curiosità, riusciamo a conseguire qualche risultato in più, molto positivo”. Così conclude Marco Diani, ricordando opportunamente che la curiosità è motore di conoscenze, scoperte e, in generale, di crescita ed evoluzione e, come tale, un motore propulsivo indispensabile. ©ÈUREKA!
Investimenti in ricerca e sviluppo, qualità delle soluzioni, diversificazione dell’offerta costituiscono fattori di successo per iMAGE S.