“Nonostante il momento difficile vissuto nel 2020, anche l’Europa ora è in ripresa: l’Italia, per esempio, sta raggiungendo risultati molto soddisfacenti e lo stesso accade per la Germania”, dice Xabier Alzaga, Amministratore Delegato di Danobat.
Alberto Tacchella, Direttore Generale della filiale italiana, e Xabier Alzaga, Amministratore Delegato di Danobat, definiscono un “cortocircuito positivo” i risultati del 2021, segno che adesso si può finalmente parlare di ripresa.
di Elisa Maranzana
Alla fine di settembre dello scorso anno il Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-Sistemi per Produrre rivedeva al rialzo le stime presentate prima della pausa estiva sulla produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione. Stime che raccontavano un settore in grande ripresa, dopo la pesante crisi provocata dall’emergenza sanitaria, protagonista di questi ultimi anni. Una crisi pesante e diversa da tutte le altre, caratterizzata, prima di tutto, da una profonda incertezza generalizzata.
“Dallo shock iniziale di marzo 2020, abbiamo iniziato a vedere i primi segnali di una inversione di tendenza a partire dalla fine di quell’anno”, ci ha raccontato Alberto Tacchella, Direttore Generale di Danobat Italia, che abbiamo incontrato in occasione di EMO MILANO 2021 insieme a Xabier Alzaga, Amministratore Delegato di Danobat per farci dare una fotografia del comparto dal punto di vista di uno dei principali produttori di macchine utensili in Europa.
“Il ‘grande risveglio’ è iniziato a gennaio 2021, quando moltissimi piani hanno nuovamente preso vita, con conseguente necessità di investire”, afferma Alberto Tacchella, Direttore Generale di Danobat Italia.
Partiamo dal mercato delle macchine utensili. Potete fornirci un quadro generale del settore in questo particolare momento?
Xabier Alzaga: Quello che posso dire è che il business sta andando molto meglio di quanto ci saremmo aspettati dato il particolare momento e che ora si può finalmente parlare di una vera e propria ripresa. Certo, non tutti i mercati stanno viaggiando alla stessa velocità, ma in generale la situazione è decisamente positiva.
Mercati come quello cinese sono rimasti abbastanza stabili anche durante il periodo iniziale dell’emergenza sanitaria, senza subire una vera e propria battuta d’arresto, per poi riprendere a crescere. Nonostante il momento difficile vissuto nel 2020, anche l’Europa ora è in ripresa: l’Italia, per esempio, sta raggiungendo risultati molto soddisfacenti e lo stesso accade per la Germania, dove la ripresa era iniziata lentamente per poi prendere via via velocità. E infine c’è il mercato statunitense che vediamo crescere, anche se non così velocemente come ci saremmo aspettati.
Quindi in generale posso dire che la situazione è molto positiva per il nostro settore. Di contro, l’intera catena di fornitura sta vivendo un momento molto difficile.
“In generale posso dire che la situazione è molto positiva per il nostro settore. Di contro, l’intera catena di fornitura sta vivendo un momento molto difficile”, sottolinea Xabier Alzaga.
Si riferisce alla crisi delle materie prime?
Xabier Alzaga: Sì, esatto. Ci sono molti problemi legati al reperimento dei materiali, a cui si aggiungono difficoltà a livello di logistica che causano ritardi e rincari e questo inevitabilmente ha delle ricadute anche sul nostro lavoro.
Alberto Tacchella: Il grande rimbalzo sugli ordini di macchine utensili non è avvenuto solo in Italia, ma anche a livello globale. Questo inevitabilmente ha creato problemi in tutta la catena di fornitura, che già stava risentendo parecchio anche della carenza di materiali. Certo, si tratta di un male comune a tutti i produttori, tuttavia resta un problema grave, perché questa dinamica finisce per ripercuotersi inevitabilmente sulla pianificazione della produzione delle macchine e di conseguenza, anche sui tempi di consegna.
Danobat oggi ha un giro d’affari globale di oltre 150 milioni di euro, di cui oltre il 90% proveniente dai mercati internazionali, e ogni anno investe in innovazione tra l’8% e il 10% del profitto. Come sta vivendo questo particolare momento?
Xabier Alzaga: I risultati che stiamo raggiungendo sono di gran lunga migliori di quelli che ci aspettavamo. Alcuni comparti stanno andando meglio di altri e stanno facendo da traino. Penso, per esempio, ai settori dell’energia, della mobilità, o dell’industria del bianco. Di contro, ce ne sono altri come l’aerospace che, proprio a causa della pandemia, hanno subito una vera e propria battuta d’arresto e tuttora non hanno ancora preso fiducia per riaccendere gli investimenti.
Alberto Tacchella: In questo momento stiamo vivendo un mercato che è in grandissima espansione. Sapevamo tutti molto bene fin dall’inizio che quella del Covid-19 sarebbe stata una crisi diversa da tutte le altre. Dallo shock iniziale di marzo 2020, abbiamo cominciato a vedere i primi segnali di un’inversione di tendenza a partire dalla fine di quell’anno. Molti progetti, che erano stati congelati, sono poi stati riaperti proprio a partire dagli ultimi mesi del 2020, anche se il “grande risveglio” è iniziato a gennaio 2021, quando moltissimi piani hanno nuovamente preso vita, con conseguente necessità di investire. Necessità che, naturalmente, si è tramutata anche in ordini di macchinari.
Ad oggi abbiamo registrato già più di tre volte il venduto atteso per l’Italia e anche a livello globale, per la nostra realtà, la raccolta ordini fa rilevare un forte rialzo.
“Molti progetti che erano stati congelati sono poi stati riaperti proprio a partire dagli ultimi mesi del 2020”, evidenzia Alberto Tacchella.
Ingegner Alzaga, quali sono le strategie di crescita di Danobat?
Xabier Alzaga: Le nostre strategie di crescita continuano a essere incentrate sul rafforzamento di una presenza a livello locale nei vari Paesi del mondo. Non solo per quel che riguarda la vendita, ma anche e soprattutto per il servizio di assistenza post vendita. Il nostro obiettivo è sempre di più quello di arrivare a fornire ai nostri clienti un supporto ingegneristico professionale di alto livello e ben distribuito sul territorio.
Posso dire che, ad oggi, la presenza in Europa di Danobat è già più che soddisfacente. Il nostro quartier generale è in Spagna, a Elgoibar, dove abbiamo anche lo stabilimento produttivo, che si aggiunge a quelli presenti in Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. In diversi altri Paesi, come Italia, Russia, India e Brasile, abbiamo poi filiali commerciali e di servizio post vendita. E attualmente stiamo investendo ingenti risorse anche nelle filiali cinese e statunitense.
“Le nostre strategie di crescita continuano a essere incentrate sul rafforzamento di una presenza a livello locale nei vari Paesi del mondo”, spiega Xabier Alzaga.
L’apertura della filiale italiana di due anni fa è quindi andata proprio in questa direzione. Dottor Tacchella, ora come stanno andando le cose?
Alberto Tacchella: Siamo partiti ufficialmente nel 2018 con l’inaugurazione della filiale di Bistagno, in provincia di Alessandria, anche se di fatto eravamo già operativi dalla fine del 2017. Nonostante l’indiscutibile difficoltà del momento, posso dire che i numeri di Danobat s.r.l. rispecchiano perfettamente quelli resi noti da UCIMU-Sistemi per Produrre, che evidenziano un rimbalzo molto forte dell’intero comparto. Posso anticipare che chiuderemo il 2021 con un + 300% sul venduto. I clienti apprezzano l’ampia gamma di macchine Danobat Overbeck Hembrug e gli elevatissimi contenuti tecnologici. Buona parte del merito va comunque attribuita agli incentivi statali che sono stati determinanti, dando un grosso sostegno a tutti coloro che possono contare su un’azienda sana e che quindi può essere rinnovata completamente non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche della sicurezza. Il mercato sta andando molto bene. Di lavoro ce n’è tanto e pertanto posso solo aggiungere che siamo molto molto contenti. ©TECN’È
“I clienti apprezzano l’ampia gamma di macchine Danobat Overbeck Hembrug e gli elevatissimi contenuti tecnologici”, afferma Alberto Tacchella.