Lo stabilimento Simplex Rapid di San Giuliano Milanese dà lavoro a una cinquantina di persone. È specializzato nella produzione di macchine avvolgitrici per molle a CN.
Specializzato nella costruzione di avvolgitrici di molle destinate per più dell’80% ai mercati d’oltralpe, l’azienda milanese Simplex Rapid ha ottenuto un miglioramento qualitativo degli utensili in metallo duro che vanno a formare la molla grazie all’utilizzo di una macchina di elettroerosione a filo con dielettrico a olio di GF Machining Solutions.
di Gianluigi Rovetto
Costruire macchinari sempre più semplici da gestire e capaci di tempi ciclo sempre più rapidi, per formare da un filo armonico molle a compressione/trazione per applicazioni industriali. È la mission di Simplex Rapid (www.simplexrapid.it), produttore di avvolgitrici di molle a freddo di San Giuliano Milanese, che, facendo leva sui concetti di semplicità e rapidità, gli stessi che hanno ispirato il nome dell’azienda, si è affermata sul mercato estero, dove è indirizzata buona parte della sua produzione.
Simplex Rapid, oggi una cinquantina di dipendenti, ha a catalogo una gamma completa di macchine a CN per avvolgere molle, articolata su sette modelli base di differenti taglie, sufficienti a coprire tutte le misure di filo normalmente in uso, dal sottilissimo diametro 0,08 mm nel caso di micromolle estremamente sensibili, al severo diametro 14 mm che il modello di macchina MC 140 trasforma in robuste molle per impieghi pesanti. Le prestazioni e la qualità di queste avvolgitrici sono ben note ai mollifici di varie parti del mondo che con le Simplex Rapid producono molle a compressione per tutte le industrie, dall’automobilismo al medicale, dal tessile all’industriale.
Maurizio Colombo è uno dei responsabili tecnici di Simplex Rapid: “Andare a vendere in un mercato di alta qualità tecnologica come la Germania per noi è motivo di orgoglio. Tanto più che il nostro principale competitor è tedesco”.
LA VIA DELL'EXPORT
Tra le imprese di meccanica che portano il Made in Italy nel mondo, Simplex Rapid è in prima fila con l’80% dei ricavi generati all’estero. Il suo principale mercato è la Germania dove le vendite superano l’Italia; seguono Francia, Spagna, Inghilterra e Portogallo. Più a est, la Russia, dove Simplex Rapid espone regolarmente alle fiere locali di settore, come pure in Cina, sempre più mercato emergente, e a ovest gli Stati Uniti, ben presidiati con una rete commerciale appoggiata da una struttura di assistenza tecnica.
La sfida tedesca è anzitutto una competizione di tecnologia. “Andare a vendere in un mercato di alta qualità tecnologica, come la Germania, per noi è motivo di orgoglio. Tanto più che il nostro principale competitor è tedesco”, afferma Maurizio Colombo, uno dei responsabili tecnici di Simplex Rapid, che spiega così il motivo del successo internazionale: “Alle caratteristiche di semplicità di gestione e di rapidità produttiva che da sempre caratterizzano le nostre macchine, dobbiamo aggiungere la qualità della meccanica e della componentistica che ci viene riconosciuta dai nostri clienti”. Bisogna dire che il 90% delle lavorazioni di meccanica, necessarie a realizzare i particolari di macchina, sono eseguite all’interno da un’officina ben attrezzata con macchine utensili di ultima generazione e altamente tecnologiche. “Questo ci permette – continua l’ingegnere – di curare direttamente la qualità dei particolari che andiamo a montare sulle nostre macchine e di garantire soluzioni migliori ai clienti”.
Simplex Rapid ha scelto di installare una macchina di elettroerosione a filo GF Machining Solutions, modello Cut 2000 OilTech, con dielettrico a olio, che permette di lavorare gli utensili in metallo duro per le avvolgitrici senza decadimento di cobalto.
UN SALTO DI QUALITÀ
Nei mesi scorsi una new entry in officina ha consentito di migliorare ulteriormente le prestazioni qualitative delle avvolgitrici Simplex Rapid. Si tratta di un impianto a elettroerosione a filo con dielettrico a olio, operativo da fine 2013, che è andato ad affiancarsi alle tre elettroerosioni a filo a base acqua già esistenti, portando a quattro il numero totale di macchine a elettroerosione di cui una dedicata alla sagomatura degli utensili in metallo duro da impiegare sulle avvolgitrici. La cura degli utensili in carburo di tungsteno, che sulle avvolgitrici trattano il filo armonico per formare la molla, è di fondamentale importanza per il processo produttivo, perché anche da essa dipende la qualità della molla stessa. “Abbiamo scelto di installare una macchina di elettroerosione a filo con dielettrico a olio in quanto l’impianto ad olio ci permette di non avere decadimento di cobalto durante la lavorazione del metallo duro che inevitabilmente si verifica con il dielettrico a base acqua. In questo modo, manteniamo integra la durezza dei nostri utensili, e di conseguenza prolunghiamo la loro durata nel tempo”, spiega l’ingegner Colombo che ha seguito l’acquisto della nuova macchina, una Cut 2000 OilTech fabbricata dal costruttore svizzero GF Agie Charmilles, oggi GF Machining Solutions (www.gfms.com).
Un altro vantaggio della nuova tecnologia a olio è l’alta qualità di taglio sulle microlavorazioni. “Questa macchina ci assicura ottime finiture con grado di rugosità molto basso. Riusciamo adesso a lavorare i nostri utensili con diametro filo fino a 0,03 mm. Cosa che non riuscivamo a fare con la tecnologia ad acqua”. La differenza è evidente su molle avvolte con filo armonico molto piccolo: oltre a essere più precise godono di una maggiore qualità superficiale.
L’investimento, che porta a tre il numero di installazioni GF Machining Solutions presso lo stabilimento di San Giuliano Milanese, ha la particolarità di avere due teste di lavoro montate in macchina e il cambio filo automatico. Pertanto, si può effettuare una lavorazione di sgrossatura con filo 0,2 mm, per esempio, e poi finire la lavorazione con filo sottile diametro 0,05 mm, con passaggio automatico dal primo al secondo filo. Invece, nel caso tradizionale con singola testa il cambio filo comporta l’interruzione della lavorazione, la sostituzione della bobina, l’infilaggio del filo per poi finalmente ripartire con la lavorazione. Sulla Cut 2000 OilTech è anche possibile caricare i disegni in formato DXF, importando così la geometria del pezzo direttamente in macchina.
Il nuovo impianto a elettroerosione a filo con dielettrico a olio, operativo da fine 2013, è andato ad affiancarsi ad altre tre elettroerosioni a filo a base acqua già presenti nell’azienda milanese.
13 ASSI CN PER LA MOLLA
Le avvolgitrici della storica casa milanese fondata nel 1948 sono dotate, ormai da una ventina d’anni, di controllo numerico con interfaccia video; pertanto una volta programmate si configurano in automatico per il tipo di molla da costruire. La tecnologia a CN, portata avanti dal team di sviluppo elettronico-informatico presente in Simplex Rapid, arriva adesso a gestire fino a 13 assi, con impiego di azionamenti interamente digitali.
Se l’avvolgitrice di molle è oggi una macchina pressoché autonoma, che non prevede intervento umano nello svolgimento del processo, lo si deve anche al sistema di videocamera installato a bordo che controlla in tempo reale il ciclo produttivo. Il sistema di visione esegue il controllo di lunghezza e diametro molla sul 100% della produzione, provvedendo a scartare i pezzi difettosi che non rientrano nelle tolleranze stabilite. Nello stesso tempo, fornisce all’unità di controllo della macchina le informazioni di correzione per le regolazioni.
Intanto, in cantiere c’è l’ampliamento di gamma delle nuove avvolgitrici serie FX. La nuova serie, lanciata alla Wire di Düsseldorf del 2012, che introduce ulteriori migliorie, quali l’applicazione generalizzata di attuazione diretta degli assi, la semplificazione della manutenzione, l’aggiornamento della parte elettronica e la semplificazione dell’interfaccia operatore. Oltre naturalmente al nuovo livello di performance degli utensili in metallo duro.
Le avvolgitrici Simplex Rapid trovano impiego presso mollifici di tutto il mondo per produrre molle a compressione per tutte le industrie, dall’automobilismo al medicale, dal tessile all’industriale.